Lavoro ed emotività: far trasparire le proprie emozioni è poco professionale?
Hai mancato l’affare della vita e non riesci a trattenere le lacrime? Hai litigato con un cliente e sei fuori di te? È giusto mostrare come ti senti o è meglio che tristezza e rabbia restino nascoste? Non si possono “spegnere” le emozioni, ma molti preferiscono non mostrarle al lavoro per paura di essere considerati poco professionali e di trovarsi in una posizione scomoda. Ma allora come bisogna comportarsi? Dovremmo tutti indossare una maschera? Qui di seguito trovi cinque consigli per gestire i sentimenti sul posto di lavoro.
Tenere dentro troppo a lungo frustrazione, irritazione e altre sensazioni negative non farà che peggiorare le cose. Ci vuole una certa dose di assertività per affrontare i problemi prima che sia troppo tardi. Ricordati che più aspetti, più sarà difficile risolverli: cerca invece di stroncarli sul nascere chiedendo l’aiuto dei colleghi coinvolti.
Ti senti sopraffatto? Le emozioni hanno preso il sopravvento? Prenditi un momento per te e trova un posto adatto a sfogarle.
Stai discutendo con un collega, un cliente o un fornitore? Conta fino a dieci prima di intervenire e cerca di metterti nei panni degli altri: perché si comportano così? In questo modo riuscirai a essere più empatico e allevierai il fastidio.
Per parlare di quello che provi ci vuole una certa dose di tatto. Prima di tutto scrivi quello che ti dà fastidio e pensaci su. Poi parlane con le persone coinvolte. Ti aiuterà a razionalizzare.
Diversi studi lo hanno confermato: cercare di apparire tranquillo può renderti tranquillo per davvero. In altre parole, fai buon viso a cattivo gioco! Per esempio puoi concentrarti su situazioni piacevoli o semplicemente farti una bella risata: non c’è nulla di male a esercitare le tue doti di attore!
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