Alex Bellini - esploratore, mental coach e divulgatore ambientale
Alex Bellini ci ha fatti emozionare raccontandoci le sue esperienze e ciò che ha appreso - sul mondo e su se stesso - nel corso delle sue esplorazioni. Utilizzando la metafora del viaggio per rappresentare il percorso che ciascuno di noi compie, come persona e come professionista, ci ha fornito alcuni elementi chiave che fanno da bussola durante una difficile navigazione: scopo, coraggio, antifragilità e controllo.
Key learnings per il mondo HR:
✅ Le persone danno il meglio di sé quando hanno un obiettivo che ritengono davvero rilevante per il proprio percorso.
✅ Saper riconoscere che ci sono elementi che non possiamo controllare e concentrarsi su ciò che, invece, possiamo controllare.
✅ Comprendere che la performance finale non è sempre sotto il nostro controllo, mentre il percorso che facciamo per raggiungerla lo è, ed è per questo che è soprattutto quest'ultimo a rappresentarci.
I clienti GoodHabitz
Abbiamo assistito a una interessante tavola rotonda sul tema della formazione trasversale in azienda, con alcuni ospiti HR d'eccezione:
- Michel Stefanelli - Global Training and Development Manager di Stokke
- Silvia Mancuso - Talent Manager di FIEGE Logistics
- Annarita Palmieri - Direzione Risorse Umane e Organizzazione Selezione, Sviluppo ed Engagement di Fondazione Policlinico Gemelli
Key learnings:
💡 La formazione continua permette di stimolare l'apertura mentale e la flessibilità, qualità che influiscono positivamente sull'intera azienda.
💡 Quando non sono innate, le soft skill si possono allenare, a beneficio del singolo individuo e del benessere dell'intera organizzazione.
💡 I professionisti delle Risorse Umane devono essere i primi “influencer” della formazione.
Quali qualità deve possedere e allenare un HR Manager secondo i nostri ospiti?
🚀 Intelligenza emotiva 4.0: inclusione, apertura mentale e un continuo scambio di feedback che permette di individuare aree di forza e aree di miglioramento.
🚀 Empatia e comunicazione: saper ascoltare quello che i colleghi dicono, ma saper anche comprendere ciò che non esprimono apertamente; sviluppare un’ottima comunicazione per definire degli obiettivi e individuare gli step necessari per raggiungerli.
🚀 Prendersi cura dei propri collaboratori: essere preparati ed accoglienti nei loro confronti; porsi come sostegno e punto di riferimento.
Il team GoodHabitz
Oggi più che mai, gli esperti di HR e formazione sono chiamati ad affrontare alcune difficili sfide del presente, e contemporaneamente preparare i propri collaboratori ad affrontare al meglio il futuro. Il continuous learning e lo sviluppo di competenze trasversali in azienda possono aiutare gli individui, i team e l'intera organizzazione a orientarsi al meglio in acque ostili e rispondere con resilienza agli scossoni del mercato. In questo modo, si può trasformare questo difficile viaggio attraverso le sfide future in un'esperienza straordinaria.
Tre pilastri su cui lavorare con l'aiuto delle soft skill:
💜 Gap generazionale: generazioni diverse portano in azienda valori, necessità, modi di comunicare e attitudini diverse. Ma se si formano i manager e gli individui a competenze chiave come il feedback costruttivo, ma anche a nuove forme di management più aperte e inclusive come Scrum e Lean, si può beneficiare molto di team multigenerationali.
💜 Benessere psicofisico: specie a seguito della pandemia, il benessere dei collaboratori è diventato una priorità assoluta nell'agenda HR. Il benessere, però, non è inteso solo come salute fisica e mentale: riguarda anche il clima aziendale, la comunicazione, la flessibilità. E può essere incentivato lavorando sull'empatia dei manager e sullo sviluppo di competenze utili a ridurre lo stress correlato al lavoro, come il time management, la gestione delle priorità e la prevenzione del burnout.
💜 Upskilling e Reskilling: le innovazioni tecnologiche e i cambiamenti del mercato richiederanno un cambio di rotta per molti professionisti. Il futuro richiederà nuove competenze e nuovi talenti. Ma perché cercare il talento altrove, quando si può innanzitutto rafforzare o reindirizzare il percorso di chi collabora già con noi? Attraverso attività di reskilling e upskilling è possibile individuare il talento interno alla propria organizzazione e coltivarlo, a beneficio dei singoli individui e dell'intera azienda.
Survey GoodHabitz su e-Learning e HR Analytics
Tra luglio e settembre 2021, abbiamo raccolto, attraverso una survey, il pensiero di 413 professionisti HR e L&D italiani su due temi oggi molto importanti: e-Learning e HR Analytics.
Qui i principali punti emersi dallo studio, condivisi in anteprima durante l'evento:
🔹 L'83% dei professionisti intervistati ha dichiarato di fare formazione sulle soft skill all'interno della propria azienda, e il 63% la fa utilizzando un approccio misto che combina online e offline.
🔹 Sebbene sia noto che le persone apprendano in maniera differente, solo il 28% di chi offre ai propri collaboratori opportunità di formazione sulle competenze trasversali lo fa utilizzando corsi che includano diversi formati di apprendimento.
🔹 Il 73,8% del campione si è detto in disaccordo o in completo disaccordo con l'affermazione che l'e-learning funzioni solo per la popolazione aziendale più giovane.
🔹 Il 39% ritiene uno dei principali ostacoli all'e-learning sia l'impossibilità, per una parte della popolazione aziendale, di accedere a un device o a una e-mail aziendale.
🔹 Tutti i rispondenti ritingono sia molto utile ottenere e utilizzare dati e insight per orientare al meglio le scelte delle Risorse Umane (4,68/5); tuttavia, avere accesso a questi dati non è ritenuto sempre semplice (2,98/5).
🔹 Concentrandosi sui dati HR che le aziende raccolgono e analizzano, è emerso che la maggior parte dei partecipanti alla survey ha accesso a dati sui KPI (75%), sul turnover (65%) e su salari e promozioni (62,4%). A raccogliere e analizzare dati relativi al benessere psicofisico degli individui è, invece, solo il 20,3%, sebbene il 52% dichiari che vorrebbe avere accesso a dati di questo tipo.
🔹 Il 74% del campione misura il ritorno d'investimento sulla formazione con una migliore qualità dell'ambiente di lavoro, mentre il 70,9% lo misura con un aumento della produttività.
