Competenze tecniche e soft skill: la ricetta per l’eccellenza
Da oltre 50 anni, il Policlinico Gemelli eccelle nel campo dell’assistenza sanitaria e della ricerca scientifica. Per supportare questa importante missione, e allo scopo di fornire un servizio di assistenza ancor più qualitativo, il team HR della Fondazione ritiene che sia fondamentale affiancare alle competenze tecniche anche un insieme di soft skill. “L’attenzione della nostra Direzione alle competenze comportamentali e trasversali è crescente. In Sanità, la competenza professionale è un prerequisito certificato da titoli accademici e abilitazioni all’esercizio della professione, prerequisito nel nostro caso sostenuto costantemente da un ambiente fertile per l’aggiornamento continuo in quanto siamo strettamente legati all’Università e caratterizzati da ricerca e innovazione come mission aziendale. Alla luce dell’implementazione di un numero crescente di percorsi diagnostico terapeutici interdisciplinari, stiamo toccando con mano la rilevanza delle soft skills per fare qualità dell’assistenza”, racconta Barbara Pizzuco, Coordinatrice Formazione della Fondazione Policlinico Gemelli.
Barbara e il suo team vedono nelle competenze trasversali uno strumento estremamente importante per chi svolge professioni a contatto con le persone, dove capacità empatiche e comunicative sono essenziali:“Siamo persone che lavorano con e per le persone e gestiscono quotidianamente casi complessi: le competenze tecnico-professionali non bastano se vogliamo mirare al miglioramento continuo della qualità dell’assistenza e della ricerca”. Ed è per questo che la Fondazione ha deciso di investire sullo sviluppo personale dei propri professionisti, cercando un partner che potesse garantire loro una formazione leggera, ma allo stesso tempo efficace e completa. “L’obiettivo è seminare una cultura dell’autoformazione: siamo nell’infosfera, l’umanità non è mai stata tanto esposta a informazioni e conoscenza come oggi. Anche sulle competenze comportamentali si trova online tutto…e il contrario di tutto”, commenta Barbara. “Con Goodhabitz vogliamo dare accesso alle nostre risorse a contenuti validi e validati scientificamente, costruiti con metodo e personalizzati sulla base di propensioni e motivazioni individuali grazie allo strumento di assessment iniziale”.
Integrare formazione online e offline
Con un’offerta di corsi online intrattenenti e fruibili in qualsiasi momento, GoodHabitz è un ottimo alleato per incentivare l’autoformazione in un contesto in continuo movimento come quello di uno dei più rinomati Policlinici italiani: “Goodhabitz ci consente di integrare i percorsi formativi che abbiamo messo in campo in presenza e online con un catalogo ampio, facilmente fruibile e divertente”, commenta Barbara; “A orientare la nostra scelta è stata innanzitutto la varietà e la struttura dei corsi, una struttura attenta a fornire stimoli vari per attivare l’attenzione di tutte le preferenze di apprendimento possibili”. E anche i tool offline messi a disposizione da GoodHabitz, volti ad arricchire il percorso formativo e coinvolgere gli studenti in un’esperienza di apprendimento collettiva, hanno giocato un ruolo importante: “La flessibilità degli strumenti di approfondimento fuori piattaforma, come gli Allenamenti, ci attrae per poter raggiungere anche dei meta-risultati, come una migliore e più efficace gestione e coesione dei team di lavoro”.